(ASCA) - Roma, 10 nov - Proseguono senza sosta i tentativi di cattiva e fuorviante informazione sui precari. Con l'emendamento all'Atto Camera 1441 non ci saranno 60.000 licenziamenti. La norma prevede infatti - precisa una nota del Dipartimento della Funzione Pubblica - l'avvio di un monitoraggio capillare su tutte le tipologie dei contratti a tempo determinato vigenti e le relative modalita' di assunzione adottate dalle singole amministrazioni nonche' sul numero di vincitori di concorso in attesa di assunzione. Le amministrazioni comunicheranno al Dipartimento della Funzione Pubblica tali dati ed entro il mese di maggio il Ministro Renato Brunetta, di concerto con il Ministro Giulio Tremonti e sentiti i Ministri interessati, emanera' un decreto che stabilira' le regole per disciplinare la prosecuzione dei contratti fino all'espletamento delle procedure concorsuali riservate previste dallo stesso emendamento. La norma proposta non fa altro che ribadire il principio costituzionale del concorso pubblico per l'accesso alla Pubblica Amministrazione e garantisce un percorso a coloro che hanno avuto un rapporto di lavoro con l'amministrazione.
Inoltre, essa mira a far finalmente luce sui dati effettivi del fenomeno del precariato nella Pubblica Amministrazione al fine di adottare le misure appropriate per risolvere il problema senza scavalcare i principi costituzionali e i diritti di quanti hanno vinto un regolare concorso pubblico e ancora attendono di essere assunti. Peraltro il monitoraggio per gli Enti di ricerca e' gia' stato effettuato con la collaborazione di tutti i presidenti degli Enti e ha permesso di introdurre una norma nel decreto Gelmini per la deroga alle riduzioni delle dotazioni organiche. Grazie ad essa gli Enti potranno applicare le norme vigenti e assumere coloro che sono in regola con le procedure selettive.
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