Il 13 novembre all'Istituto superiore di sanità, a Roma, Cgil, Cisl e uil organizzano la prima notte bianca per richiamare l'attenzione dei media sulla buona ricerca pubblica che si fa nel nostro Paese, con poche risorse, poche persone e tanti precari, ora anche a rischio di licenziamento.
Cgil, Cisl e Uil hanno organizzato presso l'Istituto superiore di sanità il 13 novembre 2008, alla vigilia dello sciopero generale di ricerca ed università, la notte bianca della ricerca e del precariato. L'evento ha lo scopo di richiamare l'attenzione dei media "sulla buona ricerca pubblica che si fa nel nostro Paese, con poche risorse, poche persone e tanti precari, ora anche a rischio di licenziamento". La grave situazione in cui versa la ricerca è efficacemente sintetizzata da alcuni dati Ocse: le risorse finanziarie impegnate in attività di ricerca e sviluppo, pari al'1,1% del Pil, presentano livelli tipici delle economie in via di sviluppo, più che di un Paese membro del G8. Il numero di ricercatori, solo 3 su mille gli occupati, è ancora molto lontano da quello degli altri paesi Ocse, dicono i sindacati: l'Italia è seguita solo da Turchia, Cina e Messico. La notte bianca si articolerà in vari momenti, tra i quali una tavola rotonda a cui prenderanno parte presidenti di importanti enti di ricerca, esponenti sindacali, scienziati. Verrà anche presentato, in modo divulgativo, l'impatto che il lavoro di ricerca e di servizio svolto dagli enti pubblici di ricerca ha sulla società nel suo complesso "affinché l'opinione pubblica possa comprendere l'inadeguatezza e la gravità dei recenti provvedimenti governativi".
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