LA PETIZIONE DA FIRMARE

venerdì 25 settembre 2009

Navi dei Veleni - La task force è dei precari Ispra (Il Velino)

Roma, 21 SET (Velino) - "La task force per i controlli
sulla 'nave dei veleni' affondata in Calabria e' appena nata
ed e' gia' precaria. Sulla nave Astrea, che come annunciato
oggi in una conferenza stampa alla Regione dovrebbe iniziare
a breve i controlli per verificare se il relitto rinvenuto
nel Tirreno cosentino sia carico di scorie nucleari e rifiuti
tossici e nocivi, ci sono soprattutto lavoratori a rischio
licenziamento". È quanto afferma una nota dell'assemblea dei
precari dell'Ispra. "Governo e istituzioni locali hanno
accreditato l'intervento Ispra come decisivo per capirne di
piu' sulla vicenda di Cetraro, ma su sei membri
dell'equipaggio provenienti dall'Istituto, ben tre sono
ricercatori precari in scadenza di contratto tra pochi mesi,
insieme a un esperto di nucleare dell'ex Apat e due dirigenti
tra cui il capo del settore Emergenze in mare ex Icram, che
ha subito pesantissimi tagli di personale negli ultimi mesi,
rimanendo con un solo ricercatore a tempo indeterminato. Il
ministero dell'Ambiente vanta a livello mediatico il suo
intervento tempestivo, ma c'e' da riflettere sulla distanza
tra realta' e propaganda, visto che finora non sono stati
fatti investimenti sul settore, e a catturare i pesci che
servono per rilevare la presenza di radioattivita' e azionare
le benne per campionare i sedimenti sul fondo del mare ci
penseranno esperti che tra due o tre mesi potrebbero essere
disoccupati. Proprio i limiti negli interventi che l'Astrea
potra' attuare rendono chiaro che, nonostante l'alta
professionalita' e competenza dei ricercatori Ispra, il loro
intervento in questo momento, senza fondi e personale
adeguato, e' una foglia di fico che copre l'impossibilita' di
un vero intervento di bonifica nell'area, almeno in tempi
brevi". All'Ispra, conclude la nota dei precari, "la
situazione generale e' drammatica, per quanto riguarda il
personale, visto che il 30 giugno circa 200 lavoratori hanno
visto scadere i loro contratti, non rinnovati, mentre altri
230 rischiano di andare a casa da qui a gennaio, senza che il
ministro Stefania Prestigiacomo abbia mai sentito il bisogno
di rispondere alle loro continue richieste di un incontro o
esprimere la sua opinione sull'argomento". (com/asp)
211721 SET 09 NNNN

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