LA PETIZIONE DA FIRMARE

martedì 30 giugno 2009

Mobilitazione all'Ispra, da oggi 200 precari a casa

Roma, 30 GIU (Velino) - "Mobilitazione permanente all'Ispra (Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale), dove sono scaduti oggi 200 contratti di precari, il cui licenziamento mette a rischio molte delle attivita' dell'Istituto vigilato dal ministero dell'Ambiente, nato appena un anno fa dall'accorpamento dei tre preesistenti". Lo comunica in una nota l'Assemblea dei precari dell'Ispra che aggiunge: "Dopo i ripetuti rinvii e gli inviti alla prudenza da parte della struttura commissariale Ispra, che diceva di contare su un incisivo intervento della ministro Stefania Prestigiacomo, oggi e' arrivata la conferma, dopo le false indiscrezioni dei giorni scorsi su un possibile "salvagente" nel decreto approvato dal Consiglio dei ministri di venerdi' scorso. I precari, molti dei quali gia' oggi non hanno potuto avere accesso ai locali dell'Ispra, visto che i loro badge sono stati disattivati in anticipo, sono riuniti in assemblea permanente per tutto il pomeriggio fino a sera, quando occuperanno l'ente nelle ore notturne, e invitano tutta la popolazione, la stampa, i rappresentanti politici e del mondo della scienza ad aderire alla loro mobilitazione, venendo a dimostrare la loro solidarieta' presso la sede centrale dell'Ispra, in via Brancati 48 (zona Eur). Ad aggravare la situazione, le voci continue su un possibile smembramento dell'Istituto e conseguente privatizzazione di controlli e ricerca ambientali, come sembra dimostrare la massiccia ricerca di personale da parte della Sogesid (Societa' pubblica del Ministero dell'Ambiente), proprio nei ruoli oggi svolti da ricercatori e personale Ispra. I precari chiedono l'attenzione dell'opinione pubblica su un rischio che riguarda non solo la loro vita e quella delle loro famiglie, ma tutta la popolazione, che ha tutto da perdere se vengono ridimensionati controlli e ricerca su temi come nucleare, rifiuti, emissioni in atmosfera e stato del mare. Per questo - conclude la nota - chiedono di essere immediatamente ricevuti dalla ministro Prestigiacomo, che dovrebbe spiegare a loro e a tutti gli italiani cosa intende fare per l'Ispra, assumendosi la responsabilita' personale e politica delle sue decisioni davanti all'opinione pubblica".

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