La Repubblica - ROMA - L'occupazione in Italia cala per la prima volta dopo 14 anni. Lo sottolinea l'Istat precisando che a fronte di 204 mila occupati in meno tra gennaio e marzo (lo 0,9% in meno rispetto allo stesso periodo del 2008), è il Mezzogiorno a perdere la maggior parte dei posti (114mila).
Su base annua, il tasso di disoccupazione è pari a quasi l'8% (il 7,9% per la precisione), il più alto dal 2005. In cifre assolute, il numero delle persone in cerca di occupazione sono quasi 2 milioni. Cala l'occupazione di 426 mila italiani, aumenta tra le comunità straniere: rispetto a tre mesi fa, hanno trovato lavoro altri 222 mila stranieri.
L'offerta di lavoro è stabile per gli uomini, registra una leggerissimo aumento tra le donne, lo 0,2%. Su quasi 60 milioni di italiani, lavorano in 23 milioni; arrotondando, significa che ogni 3 italiani, solo uno lavora. Il risultato, spiega ancora l'istituto di statistica, trova ragione nella caduta dell'occupazione autonoma delle piccole imprese, dell'occupazione a termine e nella riduzione del numero dei collaboratori.
Su base annua, il tasso di disoccupazione è pari a quasi l'8% (il 7,9% per la precisione), il più alto dal 2005. In cifre assolute, il numero delle persone in cerca di occupazione sono quasi 2 milioni. Cala l'occupazione di 426 mila italiani, aumenta tra le comunità straniere: rispetto a tre mesi fa, hanno trovato lavoro altri 222 mila stranieri.
L'offerta di lavoro è stabile per gli uomini, registra una leggerissimo aumento tra le donne, lo 0,2%. Su quasi 60 milioni di italiani, lavorano in 23 milioni; arrotondando, significa che ogni 3 italiani, solo uno lavora. Il risultato, spiega ancora l'istituto di statistica, trova ragione nella caduta dell'occupazione autonoma delle piccole imprese, dell'occupazione a termine e nella riduzione del numero dei collaboratori.
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