Roma, 20 MAG (Velino) - "Abbiamo organizzato il lavaggio dei vetri al semaforo di fronte al ministero dell'Ambiente per protestare contro la nebbia che il ministero e la struttura commissariale hanno creato sul personale ed in particolare sul precariato". È quanto spiega Raffaella Piermarini, del coordinamento precari USI-RdB
Ricerca in una nota nella quale si specifica che "i precari dell'Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale, in presidio davanti al ministero, stanno infatti vivendo nella forte incertezza determinata dalla creazione del nuovo Ente, derivato dalla fusione di apat, Icram e Infs (enti di ricerca vigilati dal ministero dell'Ambiente, tutti coinvolti nella ricerca e nella sorveglianza ambientale) e
dalla imminente scadenza di molti contratti. Gli atipici inquadrati con contratti di fatto illegittimi ed i lavoratori a tempo determinato in stabilizzazione vedono le scadenze contrattuali come un licenziamento, con rinnovi difficili e lunghissimi che negano il salario ai lavoratori e le professionalita' alla ricerca. Tutto questo in presenza di finanziamenti e di vantaggio per il paese". "Non e' possibile - aggiunge Piermarini - che i precari rimangano sempre lavoratori virtuali, quando in realta' noi siamo veri e facciamo ricerca per il bene della collettivita'. L'indeterminatezza che vediamo in questo ente necessita trasparenza, vogliamo riuscire a vedere un futuro, ottenere certezze ed un piano triennale di assunzioni: ne abbiamo abbastanza di precariato", conclude la sindacalista USI RdB
Ricerca.
LA PETIZIONE DA FIRMARE
mercoledì 20 maggio 2009
Ricerca, presidio dei precari Ispra di fronte al Minambiente
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