LA PETIZIONE DA FIRMARE

venerdì 22 maggio 2009

"Ci mandano a casa". Blitz dei precari al Ministero dell'Ambiente

da Terra - Proprio nel giorno in cui i precari Ispra tornano a farsi sentire, con l'iniziativa di improvvisarsi lavavetri davanti al ministero dell'ambiente (sostenuta da Cgil e Usi-Rdb) per 'vederci chiaro" nelle politiche del governo, diventa ufficiale la notizia che centinaia di loro andranno a casa il prossimo 30 giugno. Mentre i lavoratori.,vestiti in camice bianco o maglietta arancione, lavavano vetri in via Cristororo Colombo, è uscito infatti un comunicato della struttura commissariale, dove si invitano i dirigenti a "definire un piano degli incarichi del personale a tempo indeterminato all'interno di ciascun dipartimento, finalizzato a mitigare l'impatto di una eventuale riduzione di personale a decorrere dal primo luglio". La richiesta, in pratica, è di spostare le attività degli oltre 200 co.co.co. in scadenza il 30 giugno sui lavoratori a tempo indeterminato, e annuncia l'uscita di scena di questi collaboratori, dopo che già 50 loro colleghi (tra cui alcuni vincitori di concorso) sono andati a casa da Gennaio a oggi. In Ispra sono circa 700 i precari che svolgono da tanti anni la maggior parte delle attività dell'lstituto. La loro lotta , partita l'estate scorsa e proseguita fino a dicembre 2008, ha portato alla stabilizzazione dei 200 che avevano diritto in base alla finanziaria 2008. Un grande risultato, all'apparenza, ottenuto con manifestazioni, interventi sui media e contestazioni legali: ma una conquista che, per quanto importante, non può essere conrsiderata un successo. Era infatti sancito per legge che queste persone passassero a tempo indeterminato e i continui rinvii, insieme ad annullamenti di graduatorie e altre vicende kafkiane, hanno portato i sindacati a concentrarsi su un obbiettivo minimo, per il quale ora è difficile esultare. Le conseguenze sono quelle annunciate dal comunicato di oggi, che non a caso coincide con la ripresa della mobilitazione, anche perché l'unica soluzione proposta dai commissari è quella di due concorsi da 35 posti, uno per funzionari amministrativi (laureati), l'altro per diplomati. In tutto 70 posti, per i quali si sa già che le selezioni saranno aperte agli esterni, in ossequio al principio che nell'amministrazione si entra solo per concorso. Peccato che decine di questi lavoratori un concorso pubblico l'abbiano già fatto, e anche i collaboratori, che hanno una lunga esperienza nelle attività che svolgono, speravano di vederla riconosciuta. Invece ora rischiano di andare a casa subito. Del resto, come dice la rappresentante Cgil Francesca Assennato, "il disegno dell'amministrazione è chiaro: assumere stabilizzandi e vincitori di concorso, facendo fuori tutti gli altri".

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