LA PETIZIONE DA FIRMARE

mercoledì 1 aprile 2009

Berlusconi: "E' allarme lavoro" Poi attacca Ocse e Ue: "Tacciano"

La Repubblica - ROMA - "Siamo qui per la fine di un incontro molto approfondito sui temi del lavoro. Lavoro che comincia a venire meno a seguito della crisi globale in tutto il mondo. Numeri che parlano di 20 milioni di posti di lavoro in meno nel 2010 nel mondo". Silvio Berlusconi chiude così il G8 Social Summit 2009 che si è svolto oggi a Roma. Parla di crisi economica ("che durerà almeno due anni, due anni e mezzo") il premier e, a proposito della spesa sociale, annuncia: "Non sono spaventato se ci sarà un aumento del debito pubblico per affrontare una spesa provvisoria che è la prima necessità".
Poi una stizzita replica a Ocse e Ue: "Prima non sono stati capaci di prevedere la crisi e poi fanno previsioni negative. Ma state zitti...La stessa cosa avviene per i Commissari europei, che continuano, invece di lavorare, a fare prediche ai governi".
Tornando alla crisi il presidente del Consiglio promette, insomma, che nessuno "sarà lasciato indietro, traducendo nell'economia la dottrina della Chiesa cattolica". "Uno stato moderno non può disinteressarsi dei lavoratori. E noi abbiamo garantito ai nostri cittadini che nessuno sarà lasciato indietro - continua il premier - Terremo i contatti tra imprese e lavoratori, cosicchè alla fine della crisi potranno tornare. Poi interverremo con la cassa integrazione all'80% dello stipendio e con interventi che possono arrivare anche al 100%". Un'analisi che il premier ripeterà alle parti sociali che annuncia di voler incontrare prima del G8 della Maddalena.
Poi Berlusconi entra nel dettaglio delle misure prese dal suo esecutivo: "I fondi stanziati sono per ora sufficienti. Ci sono 40 miliardi di euro per non lasciare nessuno indietro. Gli italiani si devono trovare uno Stato che non li abbandona". Il Governo, inoltre, sta pensando ad incentivi anche per chi vuole diventare imprenditore. "Ci sarà anche un aiuto importante per chi vuole diventare imprenditore - afferma il premier - un'esclusione dalla tassazione per i primi tre anni".
Novità in vista anche in Borsa. Berlusconi vuole alzare il limite per il riacquisto di azioni proprie per le aziende in Borsa dal 10% al 20%, dopo aver alzato dal 3% al 6% il limite per le persone.
Secco no, invece, alle ipotesi di politiche protezionistiche che fanno "male" all'economia. In particolare a paesi come il nostro che sono grandi esportatori. "Non dimentico quanto successo in Inghilterra ai nostri lavoratori che avevano partecipato ad una gara d'appalto" conclude il premier rifendosi alla rivolta dei lavoratori inglesi contro l'arrivo di nostri connazionali. Quello che serve, invece, è un patto tra tutti i paesi del G8: "Faremo di tutto per arrivare al G20 e a La Maddalena per firmare un patto globale per cercare di sconfiggere la crisi". Un social pact che "possa sostituire al pessimismo l'ottimismo, alla sfiducia la fiducia e trasformare la paura in speranza".

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