LA PETIZIONE DA FIRMARE

giovedì 19 marzo 2009

Dl incentivi, accordo bipartisan riammesso il pacchetto precari


Le norme erano state dichiarate inammissibili, oggi la marcia indietro
Previste nuove regole per la Borsa, la lotta all'evasione e i Comuni

ROMA - Le commissioni Finanze e Attività produttive della Camera hanno riammesso gli emendamenti al decreto legge sugli incentivi auto, su precari, lavoratori soggetti a patologie perché lavoratori dell'amianto e allentamento del patto di stabilità interno degli enti locali. Gli emendamenti, che erano stati dichiarati inammissibili, sono stati riammessi grazie a un accordo con l'opposizione. Via libera anche a nuove norme su Borsa, ministeri e lotta all'evasione.

I ripescati. I presidenti delle commissioni hanno riammesso anche 13 proposte a firma di parlamentari. Tra queste, non c'è quella che riguarda il tetto agli stipendi dei manager avanzata dalla Lega, mentre sono state ripescate alcune disposizioni fiscali, come quelle proposte dal Pd: la revisione della indeducibilità della svalutazione dei crediti Ires, il "forfettone" per i redditi fino a 70 mila euro, la riduzione del 20% del primo acconto Irpef.

Pacchetto precari, la riammissione. Lo stop all'emendamento sui precari aveva provocato la reazione dei sindacati: "E' indecente" aveva detto il leader Cgil, Guglielmo Epifani, "incredibile - gli aveva fatto eco il segretario della Uil, Luigi Angeletti - non si può fare un provvedimento mettendo patate, carciofi e bulloni". Decisa era stata l'apertura del presidente della Camera Gianfranco Fini che aveva consentito l'avvio della diplomazia per un ripescaggio: "Se c'è un largo consenso tra i gruppi, la presidenza ne prende atto" aveva spiegato. E così è stato.

I Comuni. L'emendamento prevede un patto di stabilità interno più morbido per le amministrazioni virtuose. La norma si applica a quei Comuni e a quelle Province che abbiano rispettato il patto nel triennio 2005-2007, che abbiano un rapporto tra numero di dipendenti e abitanti inferiore alla media nazionale individuata "per classe demografica" e che abbiano "registrato, nell'anno 2008, impegni per spesa corrente al netto delle spese per adeguamenti contrattuali del personale dipendente, compreso il segretario comunale e provinciale, di ammontare non superiore a quello medio corrispondente del triennio 2005-2007".

Borsa. Nuove norme per consentire una maggiore "difesa" delle società quotate in Borsa e garantire una maggiore informazione del mercato. L'emendamento ritocca alcune soglie previste dal testo unico finanziario. La Consob - prevede il testo - per tutelare gli investitori potrà ridurre la soglia, ora al 2% del capitale, per richiedere comunicazioni al mercato: in caso di trasgressione, le sanzioni possono arrivare a 2,5 milioni di euro. Passa poi dal 3 al 5% la soglia per l'acquisto di azioni senza l'obbligo di lanciare l'opa totalitaria da parte di chi possiede tra il 30 e il 50% di un società. Viene infine portata dal 10 al 20% la soglia possibile di acquisti di azioni proprie (buy back), considerando entro questa quota anche quelle possedute dalla controllate.

Sblocco crediti e lotta all'evasione. L'emendamento consente lo sblocco dei crediti maturati durante il 2008 da parte dei fornitori nei confronti della pubblica amministrazione. Inoltre, potrebbero arrivare 8 milioni di euro in più per favorire la formazione dei dipendenti del fisco per la lotta all'evasione. Un emendamento firmato dai relatori aumenta, infatti, di 4 milioni i fondi per il 2009, previsti dal capitolo di bilancio per l'espletamento delle attività di prevenzione e repressione dell'evasione e dell'elusione fiscale.

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