LA PETIZIONE DA FIRMARE

mercoledì 3 dicembre 2008

Università, i precari salvano il posto niente licenziamenti a fine mese


Da Repubblica.it - di di Michela Bompiani
Accordo con il ministro Brunetta: niente licenziamenti a fine anno

Verso la salvezza i precari dell´Università. E c´è un "caso Genova" che si sta concretizzando, primo in Italia. Perché lunedì pomeriggio si è svolto a Roma l´incontro convocato dal ministro della Funzione Pubblica Renato Brunetta, tra il suo capo dipartimento Antonio Naddeo, Mario Picasso, dirigente amministrativo dell´Ateneo genovese, e Roberto Murgia, segretario generale della Regione Liguria: il 31 dicembre non sarà più la fine di ogni rapporto di lavoro tra i precari e l´Ateneo ligure, ma l´inizio di un nuovo contratto annuale, durante il quale il Rettore dovrà procedere alle stabilizzazioni. «Non festeggiamo prima del tempo - getta acqua fredda il Rettore, Giacomo Deferrari - finora sono solo accordi basati su un´interpretazione, diciamo che il problema è ben avviato ma non esagererei con l´ottimismo».
Hanno diramato un comunicato ufficiale, i precari, ma innanzitutto rivendicano di aver combattuto da soli una battaglia difficile. E suonano l´avvertimento, evidentemente in direzione dei sindacati: «Nessuno metta cappelli su questa vicenda - dice il Comitato lavoratori precari Università - se salvezza sarà, lo dobbiamo a noi stessi e al presidente della Regione Claudio Burlando che per primo, e solo, ci ha ascoltato e si è speso personalmente con il ministro Brunetta».
E questa mattina Burlando incontrerà il Rettore Giacomo Deferrari per «trovare la strada concreta», come spiega il presidente della Regione, per salvare i precari. «Dopo l´incontro mi ha telefonato il capo dipartimento di Brunetta - dice Burlando - per confermarmi che è stata trovata una soluzione e che adesso toccherà all´Università declinarla concretamente. Il Rettore Deferrari dovrà, come suggerisce Brunetta, fare l´anamnesi, caso per caso, della situazione dei precari dell´Ateneo: deve individuare quelle persone così importanti per l´Università per cui si impegna ad offrire un contratto annuale ad hoc. Proprio a partire dal 1 gennaio. Nel corso dell´anno, poi, il Rettore dovrà provvedere a stabilizzare questi lavoratori».
La "dead line" del 31 dicembre, in cui circa 300 precari tecnico-amministrativi dell´Università vedrebbero terminare, di netto, il contratto, verrà superata con un escamotage, avallato direttamente dal ministero. Facendo firmare ai lavoratori un nuovo contratto e cambiando il progetto rispetto a quello svolto finora.
Sono cauti i precari, ancor più cauto è il Rettore. «Finora non sappiamo nulla di più di un vago riassunto della riunione di lunedì - dice il Comitato - aspettiamo che l´Università ci informi ufficialmente. Stiamo però tirando un sospiro di sollievo». E oggi, alle 16.30, sono stati convocati per un tavolo tecnico con l´amministrazione. De Ferrari aspetta di vedere, nero su bianco, un impegno del ministro: nell´ultimo consiglio di amministrazione aveva indicato in 150 circa, il numero di precari che potrebbero essere stabilizzati nei prossimi mesi.
Ovviamente senza la ghigliottina del 31 dicembre. «E´ una soluzione meravigliosa - dice Deferrari - e per me sarebbe manna dal cielo: salverebbe l´Università e molti suoi uffici e contemporaneamente cambierebbe il destino di molti lavoratori. Ma, se fossi un precario, sarei molto prudente, vorrei vedere scritta da qualche parte, nero su bianco, la soluzione».

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