LA PETIZIONE DA FIRMARE

sabato 4 ottobre 2008

Zingaretti: sui precari Brunetta vergognoso Il ministro: nel 2009 non scadranno tutti i contratti

ROMA (3 ottobre) - «Questo emendamento è una vergogna: con un blitz si colpisce, anche sul nostro territorio, un pezzo importantissimo del mondo del lavoro e del settore produttivo». Il presidente della provincia di Roma Nicola Zingaretti attacca il ministro della Funzione pubblica Renato Brunetta e manifesta la sua solidarietà ai lavoratori precari del mondo della ricerca e dell'università colpiti dall'emendamento alla legge finanziaria sulla stabilizzazione dei lavoratori con contratto a tempo determinato.

L'emendamento, successivamente modificato per attenuarne gli effetti, infatti, sopprimendo alcune disposizioni precedenti (in particolare il comma 519 della legge 296), bloccherebbe dal luglio 2009 la regolamentazione dei contratti di centinaia di ricercatori. «Non è affatto vero che nel 2009 scadranno tutti i contratti a tempo determinato», ha replicato in una nota il ministro della Funzione pubblica, invitando Zingaretti a studiare e a informarsi meglio.

«A Roma 6mila posti a rischio». Incontrando i precari, oggi Zingaretti ha annunciato di aver scritto «una lettera a Berlusconi perché la vertenza deprime un settore importantissimo del nostro territorio, quello del sapere». Un territorio che, ha ribadito Zingaretti, «ha già il problema Alitalia, ma non esistono diritti di serie A e diritti di serie B». «Se passa l'emendamento Brunetta entro giugno, solo a Roma e Provincia, circa 6.000 precari del mondo della ricerca e dell'università perderanno il posto di lavoro», ha aggiunto il presidente della commissione Saperi e Politiche dello Sviluppo della Provincia di Roma, Marco Miccoli. «Nell'immediato - ha continuato Miccoli - questo emendamento può avere conseguenze più gravi degli esuberi Alitalia». «Questo - ha aggiunto Miccoli - avviene a Roma e noi ci chiediamo per quale motivo solo la Provincia se ne sta occupando. E come mai i parlamentari di An che sono stati eletti nella Provincia di Roma appoggiano l'emendamento» ha concluso.

La replica del ministro Brunetta. «Occorre chiarire - dice il ministro - che tale emendamento non abroga immediatamente le norme vigenti in materia di stabilizzazione dei precari e, soprattutto, che non sono state modificate le norme relative alle assunzioni negli Enti ricerca. Questi ultimi (Cnr, Iss, Isfol, Infn) possono, se in regola con la normativa vigente, avviare le procedure di stabilizzazione del personale con contratto a tempo determinato in possesso dei requisiti previsti dalla legge». Inoltre, spiega Brunetta,«agli Enti di ricerca è data la possibilità con il contratto collettivo vigente di avere una durata massima del contratto a tempo determinato di cinque anni e non di tre come previsto dalla normativa vigente (stabilità peraltro nel protocollo del Welfare firmato dal Governo precedente). Quindi non è affatto vero che nel 2009 scadranno tutti i contratti a tempo determinato. Respingo pertanto al mittente tutti i tentativi di attribuire la responsabilità delle mancate assunzioni a questo Governo e resto disponibile a ogni confronto per rendere trasparenti le informazioni in possesso sulla situazione di ogni singolo Ente».

«Zingaretti studi». Con il monitoraggio previsto dall'emendamento all'atto Camera 1441 «sarà inoltre possibile - sottolinea il ministro- avere finalmente una situazione chiara del fenomeno del precariato nel pubblico impiego (quanti sono, tipologie di contratto, modalità di assunzione, posti liberi) e, nella filosofia della trasparenza adottata nel mio Ministero, saranno resi pubblici tutti i dati aggregati con le relative responsabilità per tutte le amministrazioni che avranno fatto assunzioni contro legge o senza tener conto dei limiti previsti per le loro piante organiche. Si vedrà così chi è stato responsabile e chi no. Penso che ne vedremo delle belle! All'amico Zingaretti, presidente della provincia di Roma - conclude - che definisce "vergognoso" il mio emendamento, consiglio infine di studiare un po' di più e di informarsi meglio. E magari di incominciare a fare trasparenza in tema di precariato a partire proprio dal suo Ente. Se vuole gli presto assistenza tecnica».

4 commenti:

  1. lunedì 7 dicembre 2009
    Lettera aperta al Presidente
    Egr. On.le Nicola Zingaretti
    Provincia di Roma – Palazzo Valentini
    Fax: 06 6784986

    Siamo Provinciali?
    In attesa di una risposta dalla Provincia di Roma in merito al trattamento dei dati (necessità immediata di una lettera di incarico per gli operatori non provinciali), Vi ricordiamo che, mentre abbiamo un contratto a tempo indeterminato con Capitale Lavoro S.p.A, invece, con la Provincia di Roma, la Convenzione scade il 30 settembre 2010 (Determinazione Dirigenziale, N. 86 dell’ 01.10.2007)!
    Lavoriamo da ormai sei anni nei Centri per l'Impiego di Roma ed altri Uffici della Provincia con un’evidente discriminazione di, status, salario e livelli professionali.
    Chiediamo di realizzare una parità di diritti piena del lavoro svolto rispetto a quello dei dipendenti della Provincia, secondo il principio della non-discriminazione dei lavoratori. Il contratto con cui lavoriamo non è adeguato al tipo di lavoro svolto!
    Le lavoratrici e i lavoratori non provinciali (n.d.r. dell’Ente Strumentale), chiedono con forza una risposta immediata alle questioni poste, considerata anche la condizione di lavoratori in somministrazione di lavoro che li espone a rischi vicini e reali. Chiediamo con forza chiarimenti e risposte a queste domande, ormai ineludibili e non più rinviabili, alla Provincia di Roma nella Persona del Suo Presidente Nicola Zingaretti, al quale ricordiamo la sorte lavorativa degli oltre 250 lavoratori, tra cui numerosi cittadini, italiani, comunitari ed extracomunitari e referenti delle comunità straniere. Fiduciosi del rispetto delle norme del Diritto del Lavoro e dei principi del Diritto Comunitario, attendiamo una risposta pronta e chiara, con impegni precisi e pubblici.Cordiali saluti dalle lavoratrici e dai lavoratori somministrati di Capitale Lavoro S.p.A. Ente Strumentale della Provincia di Roma.

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  2. Aggiungetevi se potete al nostro FACEBOOK LAVORATORI ESTERNI PROVINCIA ROMA

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  3. "Siamo stanchi, da sei anni veniamo pagati di meno e senza un futuro professionale e previdenziale...
    Presidente Zingaretti faccia qualcosa di sinistra! Porti solidarietà al Suo precariato prima di darla a quello degli altri! Da oltre sei anni lavoriamo come supporto operativo ai dipendenti della Provincia di Roma, ma in realtà svolgiamo le stesse funzioni dei dipendenti provinciali, anche se veniamo pagati di meno. Viene, quindi, da chiedersi se i Fondi comunitari utilizzati per pagare i nostri stipendi vengano imputati alle corrispondenti voci di bilancio.
    Ad esempio gli sportelli C.S.I. (Centri Servizi per l’Immigrazione) non è chiaro a quale Servizio facciano capo. Come supporto operativo devono pure dipendere da qualche Servizio della Provincia, altrimenti se sono un Servizio a sé stante non sono più da considerare come supporto operativo. In realtà, sappiamo benissimo che, facendo i CSI Orientamento e Informazione (vedi Legge n. 150 del 2000) fanno capo all’U.R.P.. Dunque, il F.S.E. va a finanziare una voce di bilancio per gli stipendi del personale della Provincia?
    Il personale esterno impiegato negli Uffici provinciali, non rappresenta, verosimilmente, oltre il 50% dell’intero personale?
    Qualora, si dicesse, come da più parti si è sentito dire: mancano i fondi per stabilizzare i Lavoratori Esterni, si deve osservare, a quel punto, che gli stipendi dei Dirigenti superano in media di oltre 100.000 euro all’anno. Basterebbe diminuire di qualche decina di migliaia di euro questi ed altri stipendi non pubblicati per ritagliare altre voci di bilancio proprie della Provincia di Roma, per pagare e stabilizzare il personale precario, senza utilizzare il F.S.E. per coprire voci di bilancio, rendendo in modo permanente esterni e discriminati i lavoratori in questione. Auguri per un 2010 più rispettoso della legge e senza discriminazione"
    Lavoratori Esterni della Provincia di Romaqualche Servizio della Provincia, altrimenti se sono un Servizio a sé stante non sono più da considerare come supporto operativo. In realtà, sappiamo benissimo che, facendo i CSI Orientamento e Informazione (vedi Legge n. 150 del 2000) fanno capo all’U.R.P.. Dunque, il F.S.E. va a finanziare una voce di bilancio per gli stipendi del personale della Provincia? Il personale esterno impiegato negli Uffici provinciali, non rappresenta, verosimilmente, oltre il 50% dell’intero personale? Qualora, si dicesse, come da più parti si è sentito dire: mancano i fondi per stabilizzare i Lavoratori Esterni, si deve osservare, a quel punto, che gli stipendi dei Dirigenti superano in media di oltre 100.000 euro all’anno. Basterebbe diminuire di qualche decina di migliaia di euro questi ed altri stipendi non pubblicati per ritagliare altre voci di bilancio proprie della Provincia di Roma, per pagare e stabilizzare il personale precario, senza utilizzare il F.S.E. per coprire voci di bilancio, rendendo in modo permanente esterni e discriminati i lavoratori in questione. Auguri per un 2010 più rispettoso della legge e senza discriminazione"
    Lavoratori Esterni della Provincia di Roma

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  4. "Siamo stanchi, da sei anni veniamo pagati di meno e senza un futuro professionale e previdenziale...
    Presidente Zingaretti faccia qualcosa di sinistra! Porti solidarietà al Suo precariato prima di darla a quello degli altri! Da oltre sei anni lavoriamo come supporto operativo ai dipendenti della Provincia di Roma, ma in realtà svolgiamo le stesse funzioni dei dipendenti provinciali, anche se veniamo pagati di meno. Viene, quindi, da chiedersi se i Fondi comunitari utilizzati per pagare i nostri stipendi vengano imputati alle corrispondenti voci di bilancio.
    Ad esempio gli sportelli C.S.I. (Centri Servizi per l’Immigrazione) non è chiaro a quale Servizio facciano capo. Come supporto operativo devono pure dipendere da qualche Servizio della Provincia, altrimenti se sono un Servizio a sé stante non sono più da considerare come supporto operativo. In realtà, sappiamo benissimo che, facendo i CSI Orientamento e Informazione (vedi Legge n. 150 del 2000) fanno capo all’U.R.P.. Dunque, il F.S.E. va a finanziare una voce di bilancio per gli stipendi del personale della Provincia?
    Il personale esterno impiegato negli Uffici provinciali, non rappresenta, verosimilmente, oltre il 50% dell’intero personale?
    Qualora, si dicesse, come da più parti si è sentito dire: mancano i fondi per stabilizzare i Lavoratori Esterni, si deve osservare, a quel punto, che gli stipendi dei Dirigenti superano in media di oltre 100.000 euro all’anno. Basterebbe diminuire di qualche decina di migliaia di euro questi ed altri stipendi non pubblicati per ritagliare altre voci di bilancio proprie della Provincia di Roma, per pagare e stabilizzare il personale precario, senza utilizzare il F.S.E. per coprire voci di bilancio, rendendo in modo permanente esterni e discriminati i lavoratori in questione. Auguri per un 2010 più rispettoso della legge e senza discriminazione"

    approfondimento:
    http://entilocali.rdbcub.it/fileadmin/archivio/entilocali/20080521_rm_prov_boll_5_II_apr_2008.doc.

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