LA PETIZIONE DA FIRMARE

giovedì 16 ottobre 2008

AMBIENTE: PRECARI ISPRA, SENZA DI NOI A RISCHIO SICUREZZA

(ANSA) - ROMA, 16 OTT - Con il mancato rinnovo dei contratti a termine dei precari Ispra (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale) prevista dall'articolo 37 bis del ddl lavoro ''sono a rischio controlli ambientali in settori come quelli dei rifiuti, nucleare, difesa del suolo, emergenze ambientali, siti contaminati ed emissioni in atmosfera''. L'allarme e' stato lanciato stamani durante una conferenza stampa a Roma dai 678 precari dell'istituto che nel luglio scorso ha accorpato Apat (Agenzia nazionale per la protezione dell'Ambiente), Icram (Istituto centrale per la ricerca applicata al mare) e Infs (Istituto nazionale fauna selvatica). Secondo quanto rendono noto i lavoratori sono oltre 400 i contratti in scadenza all'Ispra da qui a fine anno. Il portavoce dei precari Ispra, Filippo Pala, ha ricordato che il fisico Renato Angelo Ricci ha espresso la propria solidarieta' al personale precario dell'istituto, di cui e' stato commissario nel 2001 (quando era ancora Anpa), e con una lettera ai ministri dell'Ambiente, Prestigiacomo, e della Funzione Pubblica, Brunetta, ha invitato le istituzioni a prendere provvedimenti per tutelarlo. Durante la conferenza stampa hanno preso la parola alcuni dei lavoratori a rischio. ''Siamo tutti professionisti altamente qualificati - ha spiegato Francesca Sennato - in gran parte vincitori di concorsi pubblici, che hanno rinunciato a posti di lavoro migliori pur di lavorare nell'amministrazione pubblica. Lo Stato deve sapere che mandandoci via non solo non risparmiera' un centesimo, ma ci andra' addirittura a perdere, in termini di professionalita' e competenze''. ''E' chiaro che quando si parla di fuga di cervelli - ha aggiunto Luca De Micheli, geologo recentemente indicato per ricoprire la carica di segretario generale di EuroGeoSurveys - sono proprio situazioni come queste a favorirla. Io, per mia fortuna, non restero' a lungo senza lavoro, poiche' ho offerte da molti altri Paesi europei. Ma i miei colleghi?''. I lavoratori infine denunciano l' impossibilita' di avere comunicazioni certe. ''La situazione e' paradossale - concludono i precari - ci dicono che l'Ispra e' un ente costituito che ancora non esiste, mentre Apat, Icram e Infs non esistono piu'. Ci troviamo di fronte un muro di gomma''.

Nessun commento:

Posta un commento