LA PETIZIONE DA FIRMARE

venerdì 19 marzo 2010

AGENZIE 16 e 17 MARZO 2010

Ispra, deputati Pd: Organismo nato male, Regioni calpestate Roma, 16 MAR (Velino) - "I deputati del gruppo Pd hanno espresso parere negativo in commissione Ambiente alla proposta di regolamento di fusione di Apat, Infs e Icram in un unico soggetto (Ispra). Infatti, - spiegano Raffaella Mariani e Alessandro Bratti - per noi si tratta di un organismo nato male, 'imposto' con decreto legge due anni fa. Inoltre, non ha alcuni requisiti fondamentali, cioe' la terzieta' ed il rapporto con le agenzie regionali, ed e' portatore di un potenziale conflitto di interessi, vista la previsione del ricorso a finanziamenti privati. Appare inoltre discutibile che consiglio di amministrazione debba essere nominato solo dal ministero dell'Ambiente, escludendo le Regioni, alla faccia del Federalismo. Manca infine una chiara definizione dell'importantissimo ruolo della ricerca nell'ambito dell'Agenzia che, alla fine, rischia di diventare un ufficio periferico del ministero. Vogliamo sottolineare che il gruppo del Pd non si e' arroccato su posizioni pregiudizialmente contrarie, ma, contemporaneamente alla presentazione del regolamento, abbiamo presentato una proposta di legge che va nella direzione opposta. Una proposta concordata con le Regioni - anche del centro-destra- e che appare indubbiamente piu' adeguata ai bisogni del Paese e piu' organica sotto il profilo delle esigenze di carattere amministrativo, nell'ottica di una corretta ed efficace azione di supporto alle politiche di tutela ambientale. Il Pd - concludono Bratti e Mariani - continua ad andare avanti con una logica propositiva e con l'obiettivo di avviare un dialogo costruttivo".

RICERCA: BOTTARO (PD), REGOLAMENTO ISPRA CANCELLA AUTONOMIA Roma, 17 mar. (Adnkronos) - Il regolamento dell'Ispra fa piazza pulita dell'autonomia della ricerca. La valutazione e' di Massimiliano Bottaro, ricercatore precario dell'Istituto e candidato alle elezioni regionali come indipendente nelle liste del Partito democratico. ''Dopo la battaglia sul tetto e la nostra vittoria, per quanto parziale - dice - la prima speranza che avevamo, al di la' dell'ovvio obiettivo di salvare i nostri posti di lavoro (e sappiamo che alcuni colleghi ad oggi ancora non hanno firmato il rinnovo) era che all'Ispra, il piu' importante istituto pubblico che si occupa di ricerca e controllo ambientale, si cambiasse finalmente registro. Speravamo - aggiunge - che si potesse lavorare meglio, svolgere le nostre attivita' a favore della collettivita', valorizzare le professionalita' non solo i precari ma anche chi non si rassegna a stare dietro una scrivania, mentre dovrebbe fare ben altro: invece il regolamento dell'Ispra, discusso in questi giorni alle Camere, cancella completamente l'autonomia della ricerca, rendendo l'Istituto una semplice succursale del ministero dell'ambiente, che decidera' tutto, dalla nomina del consiglio di amministrazione e del presidente alla loro revoca, fino all'entita' e la distribuzione dei finanziamenti all'Ispra''.

AMBIENTE: SENATORI PD, RISCHIOSO DARE FONDI PRIVATI A ISPRA (ANSA) - ROMA, 17 MAR - ''A rischio i controlli ambientali che garantiscono la salute dei cittadini. Con il nuovo regolamento all'esame della Commissione Ambiente del Senato, l'Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca ambientale (Ispra) potra' stipulare contratti con le imprese, con la conseguenza di un evidente conflitto di interessi: prendera' soldi da chi poi magari dovra' sottoporre a controllo''. Lo denunciano i senatori del Pd Roberto Della Seta e Francesco Ferrante. I due senatori sottolineano come sia ''saltato in commissione Ambiente al Senato il voto sul parere al regolamento per difficolta' della maggioranza''. ''Noi - dicono i due senatori Ecodem - abbiamo denunciato fin dal principio che la scelta della Destra di istituire l'Ispra e' stata profondamente sbagliata perche' ha confuso in un unico istituto privo d' identita' la fondamentale funzione dei controlli ambientali, che prima era stata affidata all'Apat, e la funzione della ricerca, con l'accorpamento di ben 2 enti come l'Istituto centrale per la ricerca scientifica applicata al mare (Icram) e l'Istituto nazionale della Fauna selvatica (Infs)''.

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