LA PETIZIONE DA FIRMARE

lunedì 14 dicembre 2009

ANSA e Apcom - 13/12

AMBIENTE:PRECARI ISPRA,CI LICENZIANO MA NOI SALVIAMO CETACEI MINISTRO
VUOLE TASK-FORCE?CONTRADDETTA DA STOP RINNOVO CONTRATTI (ANSA) - ROMA,
13 DIC - ''Ci licenziano, ma siamo noi che salviamo le balene''. E' la
protesta dei ricercatori precari dell'Istituto Superiore per la
Protezione e la Ricerca Ambientale (Ispra), giunti al ventesimo giorno
di occupazione del tetto nella loro sede di Roma, che sottolineano
come l'intenzione del ministro dell'Ambiente di istituire una task
force 'salva-cetacei' sia contraddetta dalla ''inerzia sul rinnovo dei
contratti'' dei lavoratori che si occupano di tali interventi. ''La
lotta - affermano i ricercatori precari - non ci ha impedito, anche in
giorni festivi, di lavorare all'avvistamento di squali in Sicilia e
pensare a un intervento per i nove capodogli che in questi giorni si
sono arenati e sono morti sulle spiagge pugliesi''. Gli specialisti
dell'Ispra ''avrebbero tutte le competenze per costituire una task
force capace di intervenire, con mezzi adeguati, per cercare di
salvare questi grandi cetacei - afferma la coordinatrice USI RdB
Ricerca dell'Ispra Emma Persia - invece i ricercatori precari che se
ne occupano stanno per essere licenziati''. E' stata lo stesso
ministro dell'Ambiente, Stefania Prestigiacomo, ricordano i
ricercatori, ''ad annunciare la costituzione di una simile task force,
ma le sue parole sono contraddette dall'inerzia sul rinnovo dei
contratti e l'immissione in ruolo proprio dei lavoratori che si
occupano di questi delicati interventi''. ''Anche l'8 dicembre, giorno
festivo, mentre ci trovavamo sul tetto del nostro Istituto, abbiamo
fornito assistenza tecnica alla Capitaneria di Porto Empedocle, che ci
segnalava lo spiaggiamento di uno squalo'', sottolineano i ricercatori
Ivan Consalvo e Massimiliano Bottaro, ricordando come all'Ispra
vengano catalogati tutti gli avvistamenti di specie protette e
minacciate di estinzione, oltre che la presenza di pesci tropicali,
sempre piu' diffusi nel nostro mare a causa del riscaldamento globale.
(ANSA).

Lazio/ Precari Ispra ancora su tetto istituto Casalotti di Roma Lazio/
Precari Ispra ancora su tetto istituto Casalotti di Roma Dal 26
novembre: "Con il cuore siamo dai capodogli in Puglia" Roma, 13 dic.
(Apcom) - Continua la lotta dei precari Ispra a Roma, sul tetto dell'
istituto di Casalotti dal 26 novembre per protestare contro i
licenziamenti dei precari e per la difesa della ricerca pubblica e dei
controlli ambientali. I precari sono ancora là, sul tetto, ma con il
cuore si trovano sulle spiagge della Puglia dove stamattina sono morti
gli ultimi due dei nove capodogli spiaggiatisi 3 giorni fa. "Avremmo
avuto le competenze per la costituzione della task force capace di
intervenire con mezzi adeguati per cercare di salvare questi grandi
cetacei, come annunciato dal ministro Stefania Prestigiacomo, e invece
i ricercatori precari che se ne occupano sono vicini ad essere
licenziati", spiega Emma Persia coordinatrice Usi Rb Ricerca
dell'Ispra. "Dal tetto l`8 dicembre, giorno festivo abbiamo fornito
assistenza tecnica alla Capitaneria di Porto Empedocle - dicono i
ricercatori Ivan Consalvo e Massimiliano Bottaro - che ci segnalava lo
spiaggiamento di uno squalo"in Sicilia. "Nel nostro Istituto vengono
catalogati tutti gli avvistamenti di specie protette e minacciate di
estinzione e anche la presenza di specie tropicali, che sono sempre
più presenti nel nostro mare a seguito del riscaldamento globale. Se
ne studia il comportamento e la biologia come nel caso dello squalo
tigre che desta allarmi del tutto infondati per i bagnanti".

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