LA PETIZIONE DA FIRMARE

lunedì 30 novembre 2009

RICERCA: PRECARI ISPRA, SE SERVE RESTEREMO SUL TETTO FINO A NATALE

Roma, 30 nov. - (Adnkronos) - ''La ricerca e i controlli ambientali sono una risorsa per tutti gli italiani, al di la delle bandiere politiche, e quindi vanno difesi, anzitutto con una battaglia ad oltranza per salvare i 200 contratti a rischio all'Ispra (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale), portando sotto i riflettori quelle che di recente il presidente della Camera, Gianfranco Fini, ha definito 'tematiche trasversali che interessano la destra come la sinistra'. Vale a dire l'ambiente e la ricerca. All'Istituto vigilato dal Ministero dell'Ambiente, da gennaio fino ad oggi, sono gia' andati a casa 250 tra ricercatori, tecnologi, amministrativi e tecnici, e i lavoratori in lotta ci tengono a non ripetere la loro esperienza, anzi chiedono che i colleghi gia' allontanati tornino in servizio al piu' presto''. E' quanto si legge in una nota dei lavoratori precari dell'Ispra. I lavoratori dell'Ispra che occupano ormai da una settimana il tetto della sede di via Casalotti, hanno annunciato oggi che sono disposti ad andare avanti ad oltranza con le loro iniziative di lotta, nelle forme che saranno decise di volta in volta col sindacato Usi-Rdb. ''Tutto dipendera' dalle risposte delle controparti, in particolare il ministero dell'Ambiente di Stefania Prestigiacomo e la struttura commissariale che gestisce l'Istituto, guidata dal prefetto Vincenzo Grimaldi''. Tra le decisioni annunciate dai precari quella di restare sul tetto, se necessario, fino a Natale, a dimostrazione di una volonta' che non e' stata fiaccata nemmeno dall'ondata di forte maltempo che oggi ha investito Roma. Uno dei portavoce dei precari, il biologo marino Massimiliano Bottaro, ha raccontato che le condizioni sul tetto "ora sono difficili, tra diluvio e folate di vento, abbiamo appena dovuto montare un nuovo gazebo piu' robusto, ma non abbiamo assolutamente intenzione di muoverci da qui''.

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