LA PETIZIONE DA FIRMARE

venerdì 26 giugno 2009

Dl anticrisi: Cgil, bene marcia indietro su licenziamento precari P.A.

“Sembra che il governo, in tema di precariato nei settori pubblici, abbia abbandonato sia l’ipotesi di porre una data tagliola per la stabilizzazione (il 30 giugno, ndr) sia la tesi in base alla quale a fine 2009 sarebbero scadute le procedure di stabilizzazione”. È quanto rileva il responsabile del dipartimento Settori pubblici della Cgil Nazionale, Michele Gentile, da una prima lettura del testo del decreto legge anticrisi.
“Se quanto emerso rispondesse al vero
- osserva il dirigente sindacale - sarebbe un primo risultato frutto delle iniziative costruite in questi mesi contro ogni ipotesi di licenziamento dei lavoratori precari delle pubbliche amministrazioni”. Per Gentile, allo stato attuale, “le soluzioni che si sarebbero individuate, ovvero i concorsi pubblici, per la stabilizzazione non farebbero i conti con le misure di blocco delle assunzioni e dei vincoli previsti dalla manovra economica varata nell’estate del 2008. Impedimenti che renderebbero sostanzialmente impossibile il bando dei concorsi per provvedere alla stabilizzazione dei lavoratori nei tempi indicati nel decreto”.
Per questi motivi, “occorre perciò - spiega - avere la certezza della proroga del rapporto di lavoro dei precari aventi i requisiti di legge, oggi non prevista dal decreto, necessaria per poter effettuare i concorsi, così come occorre avere la certezza che la proroga non sia resa impossibile dai tanti vincoli di spesa introdotti nella stessa manovra economica”.
Infine, aggiunge il sindacalista, “positivi, se confermati, altri due aspetti: la cancellazione del vincolo di non prorogabilità dei contratti ‘precari’ oltre i tre anni, e l’abolizione di quella odiosa fascia di reperibilità, in caso di assenza, chiamata in gergo ‘ora d’aria’ e che rientrava nelle misure vessatorie introdotte dalla legge Brunetta-Tremonti. Sono primi positivi ripensamenti – conclude Gentile - frutto delle tante iniziative di contrasto”.

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