Del pubblico impiego in questa legislatura se n'è detto peste e corna. Il ministro della funzione pubblica ha saputo, fino ad oggi, gettare solo fango su quella categoria che "indegnamente" rappresenta in parlamento e che pubblicamente vilipende ad ogni occasione. Ma mai nessuno, nè la stampa, nè il governo, nè tantomeno il sindacato hanno mai speso una parola di disapprovazione contro le folli esternazioni di mister br: un cane sciolto, nella fattispecie un "bassotto-inviperito", libero di abbaiare quando, come e dove vuole, assolutamente "offensivo" nei confronti degli Statali, ma del tutto "inoffensivo" quando si tratta di ...mordere realmente i veri problemi che affliggono la P.A.! Ma adesso che mister br ha mandato pubblicamente a quel paese non solo la Cgil, ma l'intero sindacato, l'altra casta, il sindacato per l'appunto, qualcosina comincia a muoversi: «Arroganza gratuita a cui rispondere con le ragioni del lavoro». Con queste parole il segretario generale della Cisl bresciana Renato Zaltieri ha risposto alla polemica nata in questi giorni fra i vertici nazionali dell'organizzazione sindacale e mister br: «Spiace che un Ministro della Repubblica abbia comportamenti così incivili - precisa Zaltieri in una nota - la questione non è il linguaggio di Brunetta, ma la sua incapacità al confronto e al dialogo. Brunetta mi è passato vicino. Gli sono andato incontro e mi sono presentato: buongiorno, sono Zaltieri, segretario della Cisl di Brescia. Lui mi ha apostrofato così: "Il tuo segretario mi ha offeso, mi ha detto che sono democraticamente maleducato". Gli ho replicato, dandogli anche io del tu: sì, c'ero anche io al congresso, e ho votato per Bonanni, ma non rispondo personalmente di tutto quello che dice il mio segretario. Lui mi ha fatto presente che, quando ha parlato al congresso del pubblico impiego, ha ricevuto 47 applausi. Lo vedi - gli ho fatto notare - questo dimostra che non c'è alcun pregiudizio da parte della Cisl. Basta rapportarsi di più con il sindacato, e magari certe cose si possono evitare. A questo punto Brunetta ha concluso la conversazione dicendomi: "Vaffanculo tu e il sindacato"! Erano presenti due giornalisti di Brescia. Io li ho pregati di non scrivere sul giornale quello che avevano sentito, ma loro l'hanno scritto lo stesso...».
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lunedì 8 giugno 2009
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