VIA LIBERA ALLA PROPOSTA DI BERLUSCONI: "SPOSTARE IL G8 ALL'AQUILA"
Su proposta del premier, Silvio Berlusconi, il consiglio dei Ministri ha approvato lo spostamento del G8 di luglio dall’isola sarda della Maddalena all’Aquila; la decisione dovrà essere accolta dagli altri Paesi partecipanti. L’idea di trasferire il summit nella città più importante, fra quelle colpite dal sisma del 6 aprile, era stata resa nota da Berlusconi nel corso della riunione di governo nel capoluogo abruzzese per approvare un decreto legge con i primi stanziamenti per la ricostruzione delle zone terremotate. La notizia era stata riferita da due fonti governative che stavano seguendo i lavori del Cdm. Il primo «stop» ufficiale all’ipotesi ventilata dal premier era arrivato dal suo ministro delle Infrastrutture, Altero Matteoli, che parlando ai microfoni di Sky aveva definito «non plausibile» un trasferimento all’Aquila del G8, sostenendo che sarebbe un costo «non sostenibile», poiché molto è già stato speso per l’organizzazione in Sardegna: «Non mi sembra assolutamente plausibile l’idea di spostare all’Aquila il G8 fissato per quest’estate in Sardegna», aveva detto Matteoli. Secondo Matteoli, «con quello che è stato speso, anche per volontà del precedente governo, mi pare difficile che oggi possa essere spostato. Francamente, credo che sia difficile, a meno che qualcuno ci dimostri il contrario». Il G8 riunisce Usa, Canada, Gran Bretagna, Francia, Germania, Giappone e Italia; nel secondo giorno del summit, il G8si allarga a G14, ospitando i Paesi del G5 (Messico, Sudafrica, Cina, India e Brasile) e l’Egitto. Per i tre giorni del summit sono attese 25.000 persone fra le rappresentanze dei Paesi coinvolti, forze dell’ordine, stampa e altre persone coinvolte nella organizzazione.
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