LA PETIZIONE DA FIRMARE

lunedì 30 marzo 2009

New sul nostro futuro!!!


Incontro con La Commare del 03/03/2009 a Roma


Ecco i punti discussi nell’incontro avuto ieri, martedì 3 Marzo 2009, con La Commare (vice prefetto della funzione pubblica, temporaneamente dislocato all’ISPRA).

Dopo una piccola presentazione da parte di Barbara, La Commare afferma di conoscere piuttosto a fondo la situazione dei tre enti soppressi e di aver operato fin’ora per impedire il protrarsi di un utilizzo sconsiderato delle risorse da parte dei tre enti (vedi benefit per i dipendenti ex-APAT) e per sanare un rapporto di “sudditanza” esistente con il Ministero dell’Ambiente (per far questo sono state anche interrotte delle convenzioni con tale Ministero, nel nostro caso si veda la questione AEWA).

Continua affermando di sapere perfettamente quale sia la situazione dei precari in exINFS, sottolineando che la nostra attuale debolezza consiste nel nostro esiguo numero. Tuttavia, fa presente che tale debolezza può costituire un piccolo punto a sostegno dalla richiesta di nuovi posti da mettere a concorso, per colmare l’attuale carenza di organico e sottolinea anche l’attuale penuria di posizioni ai livelli più alti. Per tale richiesta, si deve comunque considerare la significativa riduzione che tutti e tre gli exEnti sono chiamati a fare del numero di posizioni da mettere a bando per il proprio (si veda la riduzione dei posti richiesta anche a Randi che ha poi portato ai 53 attuali ndr) e l’attuale corrispondenza tra numero di precari e vacanze in pianta organica.

Detto questo procede con il sottolineare che il primo obiettivo che stanno cercando di raggiungere, come Commissari, è quello di sapere cosa serve all’Ente (exINFS ndr) per funzionare, considerando quali sono e quali saranno i compiti da svolgere a norma di legge ed i profili per il personale chiamato ad eseguire tali mansioni da mettere a concorso. Questi “profili” avranno un grado di specificità ma lontano dall’essere ritagliati sui precari attualmente presenti in ISPRA.

Sono stati chiesti ai vari uffici i profili di cui necessitano (Randi ne ha fornito un cospicuo numero) per poter continuare a svolgere le mansioni previste per l’Ente di appartenenza. Le richieste ammontavano a 300 assunzioni (tra Ricercatori e Tecnologi) La Commare ritiene che non sia possibile che l’ISPRA abbia ancora bisogno di un numero così alto di III livelli, in più rispetto agli oltre 200 che stanno per essere stabilizzati. Pertanto, al massimo, verranno messi a concorso 60 posti. Per questo è stato chiesto ai capi di dipartimento di ridurre sensibilmente le richieste (la biblioteca exAPAT ha chiesto 9 Tecnologi!!!), arrivando alle attuali 200 unità (circa).

Ha comunque ribadito che i profili dovranno assolvere le funzioni che gli exEnti sono chiamati a svolgere a norma di legge.

La Commare sostiene, inoltre, che ci siano degli accavallamenti di mansioni, ossia persone diverse nei tre exEnti che svolgono le stesse mansioni (a detta sua tra exINFS ed exAPAT), e ciò porta a considerare la possibilità di effettuare dei tagli per economizzare sul personale da assumere.

Al riguardo, gli è stato fatto notare che gli altri due exEnti si sono già “accaparrati” più di 200 posti e che, quindi, sarebbe opportuno avere un occhio di riguardo per l’exINFS nel momento in cui si dovranno individuare il n° di posti da mettere a concorso. Su questo, La Commare ha esplicitamente detto di essere d’accordo (fermo restano la valutazione delle necessità dell’exINFS e dei carichi di lavoro).

Al riguardo, infatti, il prof. De Castri (dell’Università di Roma, ?La Sapienza?) sta facendo un rilievo sui carichi di lavoro in ISPRA.

Ci viene comunicato che in data 26 febbraio u.s. hanno inoltrato una circolare con cui si fa pervenire una scheda riguardante il carico di lavoro, da compilare singolarmente da parte di ogni lavoratore ISPRA (dipendenti e precari a vario titolo). Tali schede dovrebbero permettere di far risaltare le effettive mansioni svolte dal personale, soprattutto precario, così da poter valutare quali siano effettivamente le esigenze dell’ISPRA.

Da una precedente ricognizione effettuata (ottobre-novembre), si sono resi conto che circa il 20% del personale exAPAT è sotto utilizzato.

Riguardo alla futura formulazione dei profili che verranno messi a concorso, La Commare sottolinea che non saranno assolutamente bandi-fotografia (p.e. “l’esperto in macrobentos litoraneo, con almeno 5 anni di esperienza in monitoraggio…”) ma si tratterà di richiedere 5-6 profili per una decina di posti ognuno. Alla fine dei concorsi, si vorrà ottenere un Ente in grado di espletare le funzioni attribuitegli per legge.

Gli abbiamo fatto anche notare che un bando che tenga conto della specificità dell’esperienza permette di selezionare personale che sappia, appena assunto, eseguire efficientemente il lavoro (in linea con l’obiettivo di “ottenere un Ente in grado chi di espletare le funzioni attribuitegli per legge”). La Commare dichiara, al riguardo, di aver esternato questa problematica al Ministro già ad Ottobre scorso e pensa che tale ostacolo si stia superando seguendo “una linea mediana”, rappresentata cioè dalla stabilizzazione degli attuali TD in exAPAT ed exICAM.

Quindi, pur essendo d’accordo con la precedente affermazione, il bando generico rimane l’unica soluzione accettabile (richiamandosi all’esempio precedente ha indicato un generico bando per biologo marino).

Si ritiene comunque d’accordo sul fatto che una porzione dei 60 concorsi (III livello) sia attribuita ad exINFS (1/3 dei totali messi a concorso).

Assicura e garantisce che verranno fatti senza alcuna propensione per uno degli Enti ma auspica che exINFS avrà un riconoscimento in virtù della forte carenza nella dotazione organica che lo contraddistingue.

Si richiede che venga riconosciuta l’esperienza maturata per qualunque tipologia di contratto (co.co.co., assegno di ricerca,borsa di studio).

Viene risposto che non ci potranno essere riserve poiché ce le "siamo" già giocate con le stabilizzazioni (!!!) però stanno valutando l’ipotesi di strutturare i concorsi in modo che si tenga comunque in considerazione l'aver svolto, a qualsiasi titolo, servizio in ISPRA.

Sottolinea nuovamente il fatto che non faranno concorsi cuciti su chi sta già lavorando in ISPRA ma su quale è o quale sarà il compito che l'Ente è chiamato a svolgere a norma di legge.

I concorsi di quest’anno daranno luogo ad una graduatoria, visto che per il 2011 si considera di mettere a concorso altri posti come richiederanno nel piano triennale di reclutamento.

NB le assunzioni possibili per il 2010 sono probabilmente state bruciate dalle stabilizzazioni fatte quest’anno.

Le ipotesi possibili per l’accesso ai concorsi che siano di qualche vantaggio per chi è precario ISPRA sono 2, ossia che il servizio svolto in un Ente pubblico sia


· un requisito d'accesso,


oppure

· sia valutato con un punteggio.


La parola d'ordine è scremare, quindi potrà esserci una prova pre-selettiva saltata da chi ha già prestato servizio in un Ente pubblico (non specifica se l'Ente sia ISPRA o qualsiasi altro).

Si ipotizza che i tempi siano i seguenti:


· Marzo uscita bandi per Amministrativi

· Aprile bandi per operatore tecnico e terzi livelli

· Maggio termine iscrizioni del secondo bando

· Giugno prova pre-selettiva

· Luglio prova scritta

· Settembre-Ottobre gli orali


ma non viene escluso che riescano solo a fare gli scritti entro fine anno e con uno dei decreti mille - proroghe si proceda nel 2010.

A questo punto vengono chieste spiegazioni riguardo al ridicolo bando 03/09.

Il primo punto è quello dell’importo bassissimo che viene motivato come uno stop alle differenze di trattamento tra i co.co.co. dell’ISPRA.

Si obbietta che il trattamento dovrebbe essere apportato alla competenza, qualifica, esperienza del profilo al quale si vuole conferire l’incarico. La Commare specifica che tale aspetto non è stato tenuto in considerazione e ribadisce che è stata solamente un’azione volta a controllare e a livellare i diversi trattamenti riservati ai co.co.co.

Si chiedono quindi informazioni sulla sorte dei 40 mila euro, che erano disponibili per i compensi dei 4 incarichi del bando, ma dichiara di non avere alcuna idea/informazione su questo argomento, rimandando agli esiti dell’incontro con i diversi direttori dei tre exEnti che avverrà il prossimo giovedì 5 marzo.

In definitiva sul bando uscito per l’assegnazione dei 4 incarichi del laboratorio di genetica dice di non saper nulla e anzi, credeva fosse stato formulato nella sede di Ozzano.

Riguardo al futuro dell’ISPRA, si ipotizza un accorpamento di diversi dipartimenti ma, al riguardo, aspettano indicazioni dal Ministro su come procedere.

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